Passeggiare in orbita, girovagando fra la Luna, Marte e Saturno.
Si può fare immaginando un viaggio nello Spazio, anche se il costo del biglietto non è certo alla portata di tutte le tasche.
Si può sognare, immedesimandosi negli eroi di qualche film di fantascienza. Oppure si può vivere un vera esperienza, pur restando coi piedi per terra. Sarà possibile, già dalla prossima estate, nel nuovo “Parco delle stelle” che sorgerà in località Pian dei Termini, nel Comune di San Marcello, sulla Montagna pistoiese.
Il giardino didattico si svilupperà su un pianoro a 1.000 metri di quota, a fianco dell’Osservatorio astronomico che qui ha sede dai primi anni Novanta. Un’eccellenza conosciuta ben oltre la Toscana, sia per le attrezzature di tutto rispetto – fra cui due telescopi da 60 e 40 cm di diametro – sia per l’attività svolta dal Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese (GAMP) che da sempre ne detiene la gestione. L’Osservatorio montano vanta il primato in Italia per le attività divulgative ed è uno dei primi al mondo per la ricerca di asteroidi e comete.
Circondata da una distesa di pascoli, dove la vista si apre a perdita d’occhio, la ricostruzione in scala del Sistema solare, concepita dall’artista pistoiese Andrea Dami, avrà le valli verdeggianti come scenario naturale. I pianeti realizzati in metallo, collegati da sentieri come orbite fiorite e disposti attorno ad un Sole in ceramica con una piattaforma per le osservazioni del cielo, saranno il corpo centrale del progetto complessivo curato da Marco Cei.
Una ventata di novità per le attività didattiche proposte ogni settimana, per 365 l’anno, dagli astrofili del GAMP, rivolte sia alle scolaresche che ai turisti e residenti. Dami ha anche progettato i pannelli esplicativi che saranno posizionati lungo la strada da Gavinana a Pian dei Termini: un percorso di “Trekking planetario” nel bosco che sarà fruibile già dall’estate prossima , per la gioia di chi ama camminare.
In basso al pianoro, invece, sorgerà l’installazione artistica “Le Portatrici di stelle” realizzata da Silvio Viola: 20 imponenti tronchi di castagno e larice, prelevati dalla vicina foresta del Teso. Taluni diritti ed altri curvi, per dare l’idea del viaggio, sorreggeranno alcune forme realizzate con rami di castagno intrecciati: le stelle. Una scultura “al femminile” perché, come spiega l’artista, “le stelle rappresentano la vita e le vere portatrici sono dunque le donne”. E se questa è la dimostrazione che arte e scienza, in fondo, sono conciliabili, lo sono a maggior ragione le finalità di attrattiva turistica con l’integrazione sociale.
questo il video ufficiale ( Realizzato da Carlo Degl’innocenti ovvero me medesimo )
foto : Vania Cinotti